L’apericena è una bellissima moda che però, se non controllata, potrebbe creare non pochi conflitti in termini di peso e di salute.
Se non si fa attenzione, infatti, si possono ingerire dalle 400 alle 1000 calorie, praticamente più di un terzo del fabbisogno giornaliero di una persona che faccia una moderata attività fisica. E se la “merenda sinoira” era un sano intermezzo di chi aveva ancora davanti qualche ora di duro lavoro, l’apericena di oggi rischia di essere troppo elaborata, dal punto di vista alimentare, e consumata da persone che non avranno modo di smaltire nessuna delle calorie ingerite.
Ma se non vogliamo rinunciarci, impariamo a mangiare e bere le cose giuste.
Qualche consiglio arriva dalla dottoressa Monica Binello, nutrizionista astigiana. «L’aperitivo, di per sè, è una buona abitudine perchè fa partire i processi digestivi preparando l’apparato digerente al pasto che seguirà, cioè la cena – spiega la nutrizionista – ma bisogna fare attenzione a quello che si beve e a quello che si mangia. Sul fronte delle bevande, io consiglio di assumere solo vino, sia esso bianco o rosso, senza spingersi a consumare superalcolici e, comunque, non bere mai a stomaco vuoto».
Le dolenti note arrivano nella scelta delle piccole porzioni di cibo da accompagnare al bicchiere.
«L’ideale è consumare insieme al vino della verdura, comprese le olive che sono il simbolo dell’aperitivo. Vanno bene anche le arachidi. Sì anche a piccole quantità di carboidrati ma è meglio preferire pane semplice rispetto a grissini, focacce, pizzette».
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